Aljoša Asanović (Spalato, 14 dicembre 1965)
Asanović: Il monumento di Napoli
Oggi parliamo di un ragazzo croato arrivato all'ombra del vesuvio nel momento sbagliato della società campana, l'anno orribile di cui parliamo è la stagione 1997/98 quando la squadra partenopea arrivò ultima con soli 14 punti all'attivo, una squadra allo sbando in una stagione davvero disgraziata con tanti allenatori ad avvicendarsi e tanti giocatori,molti dei quali davvero inguardabili, gente come Pedros,Prunier,Crasson,Stojak,Calderon,fecero della gloriosa società che fu di Diego Armando Maradona fino a pochi anni prima,dove dominò in Italia e in europa, una vera e propria barzelletta in quell'anno, giocatori che non sarebbero riusciti a giocare neppure in una modesta squadra di dilettanti, e poi arrivò lui,Asanovic nel mercato di novembre(si in quel periodo il mercato si apriva nel mese di novembre),è arrivò al Napoli nel momento peggiore, infatti il ragazzo era già avanti con l'età(32anni) ma era anche fuori forma e sicuramente non era il caso di puntare su questo giocatore, mettiamoci poi il nuovo campionato che vai ad affrontare, una lingua da imparare in fretta e il gioco è fatto.
Ma conosciamolo meglio,inizia nella sua Croazia,esattamente all Hajiduk Spalato nel 1984 e vi rimarrà fino al 1990 con 116 presenze e 28 reti, poi andrà a giocare per diversi anni in francia prima al Metz poi al Cannes e infine al Montpellier fino al 1994 per poi ritornare in patria ritornando a coprire i colori della squadra che lo lanciò l'Hajiduk nel 1994/95 con 33 presenze e 8 reti, quindi l'anno successivo torna ad uscire dalla Croazia, andando a giocare in Spagna con la maglia del Valladolid dove però per via di un infortunio giocherà poco solo 8 partite e un gol e nel 1996 venne ceduto in Inghilterra al Derby County dove fino al novembre del 1997 giocherà discretamente 39 partite condite da 7 reti, e poi venne acquistato dal Napoli.
Considerato come un centrocampista di qualità e quantità. Sponsorizzato a dovere da Stefano Eranio e Ciccio Baiano (suoi compagni di squadra nel Derby County), fu anche accolto alla grande da Giovanni galeone, tecnico dei partenopei in quello scorcio di stagione, suo grande estimatore da sempre
che disse:«Stiamo parlando d’un signor giocatore. Un gran colpo davvero. Non pensavo che lo si potesse seriamente portare a Napoli»e ancora:«Giovanni Galeone, E’ un fior di calciatore. Si vede gia’ quando tocca la palla che e’ capace di cose straordinarie. E poi ha i tempi naturali del gioco.
Insomma tutti si aspettavano grandi cose da questo giovanotto, per uscire da una brutto avvio di campionato,il giocatore giusto che dia la svolta.
Un giocatore che poteva (e doveva) migliorare il tasso tecnico della squadra, ma che, a conti fatti, non riuscì nell’impresa, anzi: la situazione dei partenopei, infatti, peggiorò sensibilmente. Nelle 9 partite che seguirono il suo arrivo, il Napoli perse ben 7 incontri, ne pareggiò 2 e non riuscì mai a vincere una gara. Una squadra dimessa e allo sbando, impreziosita (si fa per dire) dall’inserimento ulteriore di un giocatore come Asanovic assolutamente privo di condizione atletica, che è riuscito ad entrare in forma solo a fine campionato, giusto in tempo per fare bella figura ai Mondiali del 1998 con la Nazionale croata. Giocherà quasi sempre, diventando così uno dei simboli di una delle stagioni più umilianti e amare della storia del club: il Napoli arriva ultimo in classifica con appena 14 punti realizzati, con un bilancio di 2 vittorie, 8 pareggi e 24 sconfitte, 25 gol realizzati e ben 76 subiti.E pensare che nella Croazia aveva una discreta reputazione: dal 1990 al 2000 ha raccolto 62 presenze con 4 reti (in precedenza, tra il 1987 e il 1988, giocò 3 gare nella Nazionale della Jugoslavia). Tra l’altro, fu lui a realizzare il primo storico gol dell’allora neonata Nazionale croata, il 17 Ottobre 1990, quando allo stadio “Maksimir” di Zagabria, la Nazionale a scacchi biancorossi s’impose in amichevole sugli Stati Uniti per 2-1.
Dopo mondiale e Napoli giocò ancora un paio di anni in Grecia al Panathinaigos, dove in 2 anni totalizzò 44 partite e 9 gol, ceduto in Austria al Austria Vienna nel 2000 non riuscìì a giocare neppure una partita e chiuse la sua carriera in Australia al Sidney United.
Nessun commento:
Posta un commento